Pensare che il Fascismo sia ormai il passato può essere un errore grossolano se si guarda invece all’espandersi di gruppi neofascisti e neo xenofobi che alimentano e soffiano sulla paura nei confronti del diverso e dello straniero.
Sostenuti in questo dai media che, quotidianamente, colonizzano le menti, associando ai problemi di casa e lavoro le questioni riguardanti l’immigrazione e facendo passare l’idea che la causa di tutto siano proprio gli stranieri. Omettono naturalmente di dire che il problema sono coloro che innalzano muri e frontiere e sfruttano e devastano in giro per il mondo. E per far ciò non si fanno problemi di razza o di lingua, poiché l’unica che riconoscono è quella del denaro e del profitto.
Utili pedine a fomentare la guerra tra poveri, i neofascisti appartenenti a gruppi vari, Casapound o Forza Nuova, continuano a parlare di cadaveri: patria, identità, razza, suolo, proponendo modelli autoritari e gerarchici. Niente di più insopportabile e vetusto, se non fosse che tali concetti servono appunto all’Economia e alla politica che l’amministra per alimentare paura e terrore. A quanto pare alcuni di questi neofascisti, locali e non, se ne andavano in giro, quest’estate, per le strade di Lecce, molestando ragazze, sentendosi in branco maschi e virili, terrorizzando chi portava una maglietta di sinistra o chi, straniero, dormiva su una panchina e cercando in giro, i nemici dei fascisti.
E a quanto pare i nemici dei fascisti si sono presentati!
Come sempre accade, subito dopo è intervenuta la repressione e ha avuto la meglio, riuscendo a trasformare in docili agnellini quei neofascisti che tentavano di incutere paura e terrore in strada.
La repressione ha toccato anche gli antifascisti con misure cautelari che vietano la permanenza in città.
Poiché il nostro assillo è la libertà, non possiamo che dirci ancora una volta contro il fascismo ed esprimere la nostra solidarietà a chi resiste e si batte contro esso e per questo subisce la repressione; ma poiché il nostro assillo è anche l’etica, il nostro disprezzo va a chi infama gli altri, a qualsiasi colore appartenga.