Dalla questione Xylella e il disseccamento degli ulivi in Puglia alla questione Tap e il gasdotto che si vorrebbe far passare dal Salento partendo dall’Azerbaigian, ci troviamo costantemente a dover fare i conti con i piani del potere sulle nostre teste e quelle di chi abita i luoghi interessati. Un po’ in sordina dopo il terrorismo mediatico di due anni fa, continua a prendere forma l’affare Xylella con il tentativo di sostituire un modello di agricoltura industriale e largo uso di pesticidi ad un modello di agricoltura tradizionale. Dall’altra parte con il gasdotto Tap si vuole trasportare metano per far fronte alla crescente sete di energia e di merci e alla necessità di un sistema economico e sociale di riprodurre se stesso. Progetti che vengono ovviamente imposti e che nessun tavolo di concertazione democratico potrà fermare poiché le istituzioni e l’economia sul piatto della bilancia siedono dalla stessa parte. Vorremmo fare il punto su queste nocività e capire come diffondere un’opposizione che al di fuori della politica di ogni tipo, tenti di mettere i bastoni tra le ruote a chi considera luoghi e persone numeri da contabilizzare. Il gasdotto Tap è ormai presente nel Salento e le varie ditte incaricate lavorano silenziosamente alla sua realizzazione. Le cose da fare non mancano, le cose da dirsi neppure.
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