HAMBACH: LOTTA IN DIFESA DI UNA FORESTA
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PROIEZIONE – IL SUCCESSORE
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PORTIAMO UN MONDO NUOVO NEI NOSTRI CUORI…
All’alba del 19 luglio 1936, in seguito al tentativo di instaurare una dittatura fascista, operato dalle truppe del caudillo Franco, Barcellona e la Catalogna insorgono a difesa della Repubblica. Ma non solo. Primi a insorgere, gli anarchici, che da anni soffiano sul fuoco della rivoluzione sociale, con diversi tentativi insurrezionali; è l’occasione propizia per combattere il nemico fascista e, nello stesso tempo, aprire spazi di libertà sempre maggiori, che permettano la realizzazione concreta dei sogni e delle idee custoditi nei loro cuori ed elaborate nelle loro menti. È la stagione della concretizzazione dell’Utopia, seguita da quella degli errori e dei tradimenti, della delusione e delle speranze perdute, della sconfitta, dell’esilio e della repressione. È la stagione in cui migliaia di individui armati insorgono contro i poteri costituiti, senza delega, senza gerarchia; la stagione in cui la proprietà privata viene abolita, la differenza di classe cancellata; è la stagione in cui le chiese vengono saccheggiate e incendiate, le carceri distrutte e i detenuti liberati, la stagione in cui gli anarchici combattono per la libertà fianco a fianco degli altri sfruttati, delle puttane, degli ex carcerati. È la stagione, infine, in cui la libertà incute terrore ad ogni tipo di pensiero autoritario, rosso o nero che fosse, tanto che fascisti e stalinisti lavoreranno entrambi per il fallimento della Rivoluzione.
A ottanta anni da quegli eventi, un’occasione. Non per commemorare qualcosa di passato, guardandolo attraverso le teche custodite nei musei della Storia, ma come spunto per ogni stagione, cogliendone i suggerimenti e gli errori.
Il Disordine dei sogni
Lo cantavano, secondo le belle parole di Fabrizio De André, gli insorti del Maggio francese, e con essi una intera generazione, composta da individui che affermavano “siamo realisti, chiediamo l’impossibile”, che “non chiedevano niente, volevano tutto”, e che avevano capito che “non si può ragionare liberamente all’ombra di una chiesa”.
Per alcuni sono cose lontane, passate, consegnate allo sguardo rivolto all’indietro degli storici o agli scaffali ammuffiti dell’Accademia. Ma non per tutti. A quasi cinquant’anni di distanza c’è ancora chi ha voglia di cantare il Disordine dei sogni.
Biblioteca Anarchica Disordine è il nome che abbiamo deciso di dare ad uno stabile che abbiamo occupato in via delle Giravolte, 19 a Lecce, di proprietà della Chiesa.
Biblioteca, perché vi troveranno sede volumi del movimento anarchico internazionale e di movimenti di lotta in generale; crediamo ancora che in un mondo dominato da idee virtuali, espressione di una vita senza vita consumata davanti agli schermi alla ricerca di “amici” mai visti e conosciuti e nella spasmodica ricerca di un numero sempre maggiore di “Mi piace”, nei volumi strappati alla polvere sia ancora possibile trovare i germi di un’idea che faccia battere i cuori e uno stimolo alla voglia di cambiare il mondo.
Anarchica, perché in questa Idea vediamo la prospettiva per la realizzazione di quel Disordine così urgente da riportare alla luce, e perché le idee contenute in quei volumi non restino solo nei cuori di chi legge, ma si rovescino nell’azione quotidiana, secondo il principio anarchico che teoria e azione non debbano mai essere separate.
Disordine, perché non è questo a farci paura, ma il suo opposto. Quell’Ordine quotidiano fatto di polizia, regole, imposizioni, leggi, politica. Un Disordine che esprima la vita contro un Ordine mortifero fatto di guerre, massacri, frontiere, economia. Un Disordine vitale fatto di gioia, lotta, rivolta contro un Ordine annichilente fatto di lavoro, consumo, divertimento imposto in un tempo libero mercificato.
Uno spazio in cui discussione, approfondimento e critica servano ad affilare le armi per tentare la scalata dei propri sogni, lontano da ogni forma di autorità e di gerarchia.