UNA LEGA CONTRO LA LIBERTÀ
Parlare in maniera estesa del fenomeno LEGA significa affrontare le diverse facce di cui si compone. La comunicazione fatta di slogan brevi spacciati per verità, che tentano di parlare subito alla pancia delle persone, dà l’idea del populismo insito nel suo progetto e che l’ha portato a raggiungere, attualmente, più del 30% dei consensi nei sondaggi; questo fenomeno tuttavia ha ormai una storia abbastanza lunga che risale alla fine degli anni ’80 e che lo conduce in una parabola ascendente fino ad oggi.
Di fatto, provando ad approfondire la provenienza e la direzione di questo partito politico vengono fuori molti elementi che permettono di affermare che la Lega ha riempito spesso un vuoto nella posizione dell’estrema destra italiana attraverso i suoi contenuti; altri che chiarificano la sua esistenza all’interno di un progetto più ampio di una estrema destra europea, più moderna, antieuropeista, nazionalista, sovranista.
Questi sono forse, i nodi centrali che riguardano questa organizzazione politica che in questi decenni ha mutato maschera molte volte, destreggiandosi (non a caso) al fine di trovare consenso e usando spudoratamente un opportunismo politico che la facesse riemergere da ogni situazione critica. Come tutti o quasi tutti i partiti politici o coalizioni, la Lega vuole prendere il potere, e questo la rende disprezzabile allo stesso modo degli altri. Ciò che le attribuisce un pericolo in più è questa capacità camaleontica di adattarsi, trasformarsi, inserirsi con contenuti che vengano immediatamente digeriti dai più. Per questo il cavallo di battaglia, da alcuni anni a questa parte, è quello dell’immigrazione, al fine di fomentare l’odio contro gli stranieri, senza distinzione, con slogan, mistificazioni, menzogne, per seminare paura, xenofobia, sentimenti di appartenenza che si considerano minacciati, identitarismo e conseguente gregarismo.
Come affermato in un libro di alcuni antiautoritari, di qualche anno fa, la Destra si distingue perché nel prendere il potere, vuole essere essa stessa il potere, essa cioè si incarna nell’Autorità. Se la Lega sia da definire fascista o meno, lo si può stabilire avendo in mente questo criterio. E negli ultimi tempi sembra andare proprio in questa direzione.
I testi che seguono, traggono spunto da altri approfondimenti che in questi anni hanno tentato di descrivere e analizzare questo fenomeno politico e deficitano sicuramente di completezza. Essi sono semplicemente una bozza per capire meglio chi si ha di fronte.