Chi costruisce prigioni, chi costruisce libertà!

“Chi costruisce prigioni s’esprime meno bene di chi costruisce la libertà”, affermava un poeta anarchico alcuni decenni fa. E la lingua in effetti, intesa come espressione di un mondo, è una questione centrale in questo periodo, sebbene in maniera inversa a quella riconosciuta dal poeta; chi costruisce prigioni sta affermando un pensiero unico dominante, mentre chi vuole costruire libertà è costretto all’angolo, come spesso accade, del resto. Hanno iniziato con il confinamento per tutti, poi è arrivato il coprifuoco; ora l’attacco è diretto verso chi non è vaccinato, a cui verranno tolte le pur minime libertà se non si convince a farlo. Ciò che fa più paura è il plauso della zona grigia, e cioè la maggioranza dei cittadini, soprattutto di sinistra, convinti che sottrarre libertà sia la strada per risolvere i problemi di tutti. Se non ci si allinea al pensiero unico si è considerati irresponsabili. Non si comprende che l’applicazione di tali misure sarà estesa man mano a tutti, indipendentemente dagli aspetti sanitari: se non si è in regola con quanto prescritto dallo Stato, qualunque cosa essa sia, si verrà esclusi dai servizi e dalla vita sociale.

Eppure le domande si moltiplicano. Perché mai bisognerebbe fidarsi di chi sta usando i corpi di miliardi di persone come cavie per trarne profitto stratosferico e informazioni genetiche? Perché mai bisognerebbe fidarsi di chi ha creato l’emergenza sanitaria: ignorando per anni che essa potesse presentarsi, smantellando la sanità per decenni, territoriale e centralizzata, di fatto creando le condizioni per la morte di molte persone – bisognerebbe ricordarlo quando si viene annebbiati continuamente con i numeri e si dice che le terapie intensive sono al collasso. Perché mai bisognerebbe fidarsi di chi alimenta una guerra permanente, così da gestire in maniera militare ed emergenziale qualsiasi problema si presenti e far accettare qualsiasi abominio? Perché mai bisognerebbe fidarsi di chi sfrutta e devasta il pianeta, di fatto creando le condizioni perché epidemie possano presentarsi? Il salto di specie ha, infatti, una causa ambientale. Perché mai bisognerebbe fidarsi di chi svolge ricerche criminali in laboratorio per aumentare la pericolosità di un virus? Ciò accade e viene consentito nel nome della scienza. Già! Quella scienza padrona del mondo, accettata in maniera fideistica, come un oracolo. Niente dubbi, niente pensiero critico, solo obbedienza. Questo il mondo che si prospetta. Un mondo di schiavi digitalizzati e medicalizzati, senza esperienza, senza autonomia, senza libertà. Incapaci di svolgere qualsiasi attività quotidiana senza l’aiuto o l’imposizione di una macchina, una app, un dispositivo. Laddove non saranno le stesse macchine a sostituire definitivamente l’essere umano, ormai surplus di un’economia e di un mondo governato da processi informatici e dalla paura.

E sia!

Non vi è solo chi costruisce prigioni. Vi è anche chi costruisce libertà. Chi è bandito, escluso, clandestino. Chi difende la propria autonomia, la propria esperienza, la propria cultura, la propria storia. Chi non sarà suddito, schiavo, soldato, chi non sarà un corpo da ricombinare.

Chi continuerà a sabotare questo mondo!

Chi costruisce

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