Edizioni La Fiaccola: nuovi arrivi

  • Augusto Agabiti, Ipazia. La prima martire della libertà di pensiero, 2006, pag. 45, € 4
  • David Bernardini, Il barometro degna tempesta. Le Schiere Nere contro il nazismo, 2014, pag. 76, € 5
  • Paolo Finzi, La nota persona. Errico Malatesta in Italia. Dicembre 1919 – luglio 1920, 2008, pag. 270, € 18 (allegato dvd con un filmato della manifestazione del Primo Maggio 1920 a Savona)
  • Pamela Galassi, La donna più pericolosa d’America. Il femminismo anarchico nella vita e nel pensiero di Emma Goldman, 2014, pag. 113, € 12
  • Vittorio Giorgini, Le religioni plagiano, 2004, pag. 54, € 4
  • Emma Goldman, Amore emancipazione. Tre saggi sulla questione della donna, 1976, pag. 61, € 4
  • Thierry Guilabert, Le veridiche avventure di Jean Meslier (1664-1729). Curato, ateo e rivoluzionario, 2013, pag. 158, € 13Lorenzo Micheli, Una comunità proletaria. Barcellona 1931-1936, 2018, pag. 89, € 10
  • Petr Kropotkin, Ai giovani, 1997, pag. 39, € 4
  • Petr Kropotkin, La morale anarchica, 2017, pag. 63, € 4
  • Errico Malatesta, Fra contadini. Dialogo sull’anarchia, 1972, pag. 55, € 4
  • Errico Malatesta, L’anarchia & Il nostro programma, 2014, pag. 76, € 5
  • Errico Malatesta /Francesco Saverio Merlino, Anarchismo e democrazia. Soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertà in una società socialista, 2015, pag. 190, € 8
  • Cipriano Mera, La rivoluzione armata in Spagna. Memorie di un anarco-sindacalista, 1978, pag. 496, € 16
  • Giuseppe Rensi, Apologia dell’ateismo, 2012, pag. 80, € 6
  • Sergio Rossi, Venga un giorno meraviglioso come oggi. Il Movimento 2 Giugno e la lotta armata nella Germania Federale 1972-1980, 2009, pag. 173, € 12
  • Anne Sizaire, Louise Michel. La «viro major». Breve storia (1830-1905), 2012, pag. 76, € 5
  • Andrea Staid, Gli Arditi del popolo. La prima lotta armata contro il fascismo 1921-1922, 2017, pag. 81, € 5
  • Alberto Toninello, Sindacalismo rivoluzionario, anarco-sindacalismo, anarchismo. Marxismo e anarchismo a confronto sul terreno dei fatti, 1978, pag. 85, € 4
  • Oscar Wilde, L’individuo nella società socialista, 2006, pag. 61, € 5
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… e ancora, in Biblioteca…

  • Silvia Federici, Genere e Capitale. Per una lettura femminista di Marx, ed. Derive Approdi, 2020, pag. 104;
  • Umberto Eco, Migrazioni e intolleranza, ed. La Repubblica, 2020, pag. 45;
  • Marc Tibaldi (a cura di), Giorgio Bertani editore ribelle + dvd Verona city lights, ed. Milieu, 2020, pag. 143;
  • Veronika Bennholdt-Thomsen, Il denaro o la vita. Cosa ci rende veramente ricchi, ed. Asterios, 2020, pag. 62;
  • Daniela Danna, Sesso e genere, ed. Asterios, 2020, pag. 46;
  • Valerie Solanas, S.C.U.M. Manifesto per l’eliminazione dei maschi, ed. SE, 2016, pag. 68;
  • Morton Deutsch / Robert M. Krauss, La psicologia sociale contemporanea, ed. Il Mulino, 1976, pag. 313;
  • Luciano M. Consoli, Appunti per una rivoluzione morale, ed. La Fiaccola, 1971, pag. 56;
  • Ahmad Sa’dat, L’eco delle catene. La detenzione dei prigionieri politici nelle carceri israeliane, ed. Clandestine, 2020, pag. 172;
  • Angelo Tasca, Nascita e avvento del fascismo, ed. Pgreco, 2012, pag. XVI + 608
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Nuovi inserimenti in Biblioteca

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Nuovi inserimenti in biblioteca

Alcuni dei nuovi titoli disponibili per il prestito e la consultazione:

Voltairine De Cleyre, Un’anarchica americana, ed. Elèuthera, 2017, pag. 183

Secondo Emma Goldman “Voltairine De Cleyre è la più dotata e brillante donna anarchica che gli Stati Uniti abbiano mai partorito”. Il libro raccoglie saggi e conferenze, in cui spesso esprime le sue riflessioni, e le sue battaglie, sulla condizione della donna.

 

 

Paolo Pasi, Ho ucciso un principio. Vita e morte di Gaetano Bresci, l’anarchico che sparò al re, ed. Elèuthera, 2014, pag. 175

29 luglio 1900: tre colpi di rivoltella colpiscono Umberto I, re d’Italia, il cosiddetto “re buono”, ma che il popolo chiama “re mitraglia” per le sue complicità nei morti dei moti della Lunigiana, di Sicilia, e per i cannoneggiamenti e la strage di Milano. A Monza, quel giorno, la mano vendicatrice dell’anarchico non trema.

 

David Gilbert, Amore e lotta. Autobiografia di un rivoluzionario negli Stati Uniti, Mimesis, 2016, pag. 395

“Il governo che ha rovesciato napalm sul Vietnam, che fornisce le bombe a grappolo che uccidono civili in Libano, che addestra torturatori in Salvador ci chiama ‘terroristi’. I governanti che si sono arricchiti con generazioni di schiavi che lavoravano e lavoratori resi schiavi… ci etichettano come ‘criminali’. Le forze di polizia dell’Amerika che hanno ucciso 2000 persone di colore negli ultimi cinque anni e che imbottiscono di droga le comunità ci dicono che ‘non abbiamo rispetto per la vita umana’. Noi non siamo né terroristi né criminali. È proprio perché amiamo la vita, perché gioiamo di fronte allo spirito umano, che siamo diventati combattenti per la libertà contro questo sistema razzista, imperialista e mortifero”.                                                                                                                           Dichiarazione in tribunale, 13 settembre 1982

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Nuovo titolo in distribuzione

LO SPILLOVER DEL PROFITTO.

Capitalismo, guerre ed epidemie, Calusca City Lights (a cura di), Edizioni Colibrì, 2020, 144 pp. Euro 14,00

Un libro che pone una domanda cruciale: “Il 2020 sarà l’anno della seconda (e ultima) grande crisi del capitalismo, dopo quella del 1929, che annuncerà un ‘Ottobre 1917’ a livello mondiale?”. E lo fa, dopo avere tratteggiato i nessi stringenti fra “capitalismo, guerre ed epidemie”, avere proposto alcuni approfondimenti sul carattere duale (civile e militare) delle tecno-scienze contemporanee e avere ragionato intorno alla “economia di guerra”.

Come le società di classe precedenti, fondate sugli scambi e sul commercio, il capitalismo è incapace di fermare la diffusione delle epidemie. Anzi la favorisce distruggendo l’ambiente naturale, ricercando spasmodicamente un profitto immediato, affondando inesorabilmente a colpi di “tagli di bilancio” l’intero sistema sanitario e trasformando gli alloggi in gabbie per polli dove sono ammassati miliardi di esseri umani.

La guerra è da tempi immemorabili un moltiplicatore di epidemie, in quanto ne favorisce la diffusione. Dopo avere dimostrato la sua totale incapacità di anticipare e gestire l’“emergenza coronavirus”, il sistema farà di tutto per farne pagare il conto a coloro senza di cui non può raccogliere i suoi profitti: i proletari. E le voci di tale conto saranno: aumento della disoccupazione (stimata a 25 milioni per il 2020), riduzione del salario reale, progressiva militarizzazione della società. La posta in gioco è, indubbiamente, di portata storica.

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La salute, signorsì!

Nessun popolo, per quanto docile sia per natura e per quanto abituato possa essere ad obbedire alle autorità, si rassegnerà volentieri a sottomettersi; perciò, è necessaria una coercizione permanente; ciò vuol dire che sono necessarie la sorveglianza poliziesca e la forza militare.

Michail Bakunin

 

Se è vero che il linguaggio crea il mondo in cui viviamo, ed aiuta a comprenderlo, allora quello che si sta prospettando è un mondo terribile, come terribile può essere un mondo in cui il militarismo – e di conseguenza la guerra – sono gli aspetti preponderanti.

Se non bastasse il perdurare di uno stato di emergenza che si prolunga di decreto in decreto, e che tende a diventare perenne, è arrivato oggi il coprifuoco governativo.

La storia di questo termine richiama chiaramente tragici scenari, essendo di solito utilizzato in contesti di guerra oppure dittatoriali; entrambi casi in cui il ruolo repressivo svolto dai militari è comunque lampante. Ciò che sta accadendo è esattamente questo, un’impennatarepressiva e di limitazione delle libertà personali in senso sempre più militaresco.

Dopo aver militarizzato le nostre menti con mesi di propaganda, durante i quali ci hanno bombardato con slogan quali “siamo in guerra” contro “un nemico invisibile”, ecco che il militarismo scende in campo nella sua più classica versione fisica. Se già nelle grandi città esso è presente e ben visibile da diversi anni, col pretesto delle “Strade sicure”, oggi si materializza in ogni più recondito angolo della Penisola, come succede in questi giorni a Taurisano, in provincia di Lecce, col pretesto dell’alta percentuale di popolazione positiva al Covid, e con l’ipotesi molto concreta di schierare l’esercito per evitare assembramenti o controllare le possibili manifestazioni di piazza. E se, come nel caso di Taurisano, essi tenderanno a presentarsi nelle più rassicuranti vesti del camice bianco indossato sopra la più brutale tuta mimetica, ciò non deve servire a rassicurarci, quanto piuttosto a farci riflettere sul ruolo della scienza – medica ma non solo – e sul suo sempre più stretto rapporto col militarismo, la guerra e la repressione. Col suo ruolo di governo, insomma, intendendo per governo il controllo e la sottomissione delle popolazioni.

Non è certo un caso che, da quando l’epidemia di Covid ha colpito l’Italia, le decisioni della Politica sul da farsi siano state sempre subordinate ad un Consiglio di scienziati: il Comitato Tecnico Scientifico, che annovera, tra i suoi membri, consiglieri di fabbriche di armamenti quali Leonardo – Finmeccanica. Sono gli stessi scienziati che portano avanti progetti di morte all’interno di numerosissime università italiane, guarda caso anch’esse sempre più a stretto contatto con gli eserciti, con varie collaborazioni.

È sempre più evidente quindi, la militarizzazione non solo delle nostre menti e delle nostre vite, ma dell’intera società in cui viviamo.

Ma quando la vita che ci prospettano è fatta di militarismo, e di conseguenza di guerra, i primi passi per opporsi sono la diserzione e la resistenza, quantomeno per non essere tacciati di collaborazionismo.

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Storie nostre

Nuovi titoli disponibili per l’acquisto e la consultazione

 

A cento anni dagli arresti di Sacco e Vanzetti negli Stati Uniti:

Ronald Creagh, Sacco e Vanzetti. Un delitto di Stato, ed Zero in condotta, 2017, pag. 229, € 15

Questo studio, basato su un’abbondante documentazione, si legge come un romanzo e appassionerà sia coloro che già conoscono la storia di Sacco e Vanzetti sia quanti vogliono saperne di più sull’America del proibizionismo e l’Europa degli anni ‘folli’.

 

Un secolo fa, una storia di rivolta ed insurrezioni:

Luigi Balsamini / Marco Rossi, I ribelli dell’Adriatico. L’insurrezione di Valona e la rivolta di Ancona del 1920, ed. Zero in condotta, 2020, pag. 159, € 10

Giugno 1920: il Primo conflitto mondiale è terminato da due anni, ma navi da guerra della Marina militare italiana sparano cannonate sulle due sponde dell’Adriatico.
Davanti a Valona bombardano le posizioni degli insorti albanesi che stanno assediando la città per mettere fine all’occupazione coloniale italiana. Ad Ancona, invece, tirano granate sul popolo insorto a fianco dei bersaglieri che si rifiutano d’essere mandati a Valona.
La stampa borghese parla di “moti anarchisti”, ma nonostante il lavoro di agitazione contro il militarismo svolto, sin dai tempi della guerra di Libia, dagli anarchici, dai sindacalisti rivoluzionari dell’USI e dai socialisti “disfattisti”, la rivolta armata di Ancona – largamente spontanea – sorprende tutti e sarà uno dei momenti di più alta conflittualità del cosiddetto Biennio rosso.
La repressione statale ad Ancona causa oltre trenta vittime proletarie, ma il governo italiano è costretto a ritirare le truppe dall’Albania.

 

Marsiglia, mai doma…

Fuoco! Sangue! Veleno! Patto con la morte. Anarchici a Marsiglia alla fine del XIX secolo, ed. Indesiderabili, 2020, pag. 251, € 10

Le storie qui narrate non hanno nulla da spartire con la Storia raccontata dal dominio e dall’accademia che lo rappresenta, né  sono un omaggio feticcio agli uomini e alle donne che ne sono stati protagonisti. Queste storie sono anzitutto un messaggio nella bottiglia raccolto e riscritto con una ferma convinzione: l’unico rischio che i nostri ideali non possono correre è, oggi come ieri, quello dell’oblio. Un omaggio quindi, ma anche un patto di fuoco e sangue con quei compagni di allora perché, ecco l’intento, altri ancora lo stringano, al di là del nostro oggi.

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Novità in distribuzione

Charles Fourier, Il nuovo mondo amoroso

Edizioni Anarchismo, ottobre 2020, pag. 392, € 15

Qui è dell’amore che si parla, qualsiasi aspetto di questo sentimento viene preso in considerazione, senza ombre e senza pudori. E l’amore, se ben si considera, è l’espressione primaria della vita, la più radicale espressione di libertà, l’unica forza che spinge ad andare oltre, sempre più oltre, senza limiti e senza contrassegni, senza connotazioni identificative e senza garanzie.

Se c’è una cosa che Fourier ha capito più di qualsiasi altro teorico che si è inoltrato in questo territorio disagevole, è che non ci sono schemi possibili che si possano giustificare al di là della libera accettazione di tutti coloro che desiderano, liberamente, entrare in gioco. Ecco il termine esatto. In fondo l’amore, la passione, la vita – quindi per molti altri aspetti anche il lavoro – devono essere visti come elementi di un gioco, devono basarsi su di una attrazione passionata, per usare le parole di Fourier, altrimenti si costruiscono bordelli e campi di concentramento, prigioni e governi più o meno illuminati.

 

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Nemici di ogni frontiera

“NEMICI DI OGNI FRONTIERA”

Sulla lotta al Cpt di San Foca.

Presentazione del libro e discussione sulle attuali prospettive di lotta contro i lager per migranti e le frontiere.

A seguire cibo e beveraggi

Spazio distro, autoproduzioni e biblioteca in funzione

Ven 16 ottobre h 18

Masseria autogestita Foresta, Crispiano (Ta)

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Critica della poesia

D’accordo il regno dei borghesi io lo odio

Il regno dei questurini e dei preti

Ma odio anche di più

Chi come me non li odia

Con tutte le sue forze.

Sputo in faccia a quell’ uomo più piccolo del vero

Che a tutte le mie poesie non preferisce

             questa Critica della poesia

Paul Éluard, Poesie

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